In un’intervista del quotidiano Il Messaggero l’attore Mark Wahlberg parla di “Ted“, il primo film scritto, diretto e interpretato dal creatore de I Griffin : Seth MacFarlane. Il film uscito nelle sale americane il 29 Giugno, ha già incassato solo in Usa circa 150 milioni di dollari e sarà distribuito in Italia da Universal Pictures da Venerdì 05 Ottobre 2012. Nel cast anche Mila Kunis, doppiatrice di Meg Griffin.
Seth MacFarlane, il creatore de I Griffin, porta il suo sconfinato senso dell’umorismo sul grande schermo. In questa commedia formato live action/Computer Grafica e animazione si racconta la storia di John Bennett (Mark Wahlberg), un uomo maturo costretto a fare i conti con l’adorato orsacchiotto venuto in vita grazie ad un desiderio d’infanzia… rifiutandosi da allora di andarsene.
Intervista a Mark Wahlberg
In Ted lei recita il bravo ragazzo che si ritrova sempre nei pasticci per colpa dell’orsetto, suo miglior amico. Lei si sente un bravo ragazzo?
«Perché no! Io mi sento buono. Da giovane mi piaceva far casino, come a Ted, ma al contrario di Ted ho scoperto anche altri valori col passare degli anni. Ho dato tutto prima dei 35 anni, come dovrebbero fare tutti, secondo me».
Ovvero?
«Prima di metter su famiglia, molto prima, ero una sorta di hustler, se non un ragazzo da marciapiede, uno che se l’è cavata nei modi più astrusi. Lo spaccone che fa a botte, che poi fa il modello di Calvin Klein, che poi si dà al rap col nomignolo idiota di Marky Mark – che oggi odio. Prima, molto prima di avere tutte le opportunità che ho oggi come attore e produttore, mi ero persino riempito il corpo di tatuaggi. Ecco, questa è una cosa che non rifarei».
E quindi?
«Ora che ho una posizione, famiglia, moglie, bambini, carriera e una certa età, ho deciso di rimuoverli tutti, o perlomeno quelli più evidenti. Un male boia che non consiglio a nessuno. Il mio messaggio ai giovani è: non fatevi i tatuaggi. Perché cancellarli è un incubo. Farlo col laser è una faccenda penosa».
Ha fatto vedere Ted ai suoi figli?
«Sono fanatici di MacFarlane e Family Guy, e figuriamoci se i due più grandi, di otto e nove anni, non seguissero per filo e per segno tutta la lavorazione del film o non partecipassero alle prime insieme a me. E’ un divertimento da condividere coi figli, anche se con i sensi di colpa, perché le parolacce volano. I ragazzini di oggi sono molto più smaliziati rispetto a noi alla loro età. Ted non gli fa un baffo. La cosa che li fa più ridere: come fa Teddy a scopare tutte quelle sventole se non è provvisto di pene? Occasione per discutere della mistica dell’atto di fede».
Lei da bambino ha avuto un orsacchiotto con cui parlava e faceva finta che fosse vivo?
«Avevo un topolino di peluche che mi faceva compagnia a letto. Ma non parlavo con lui. Parlavo invece col poster di Paul Newman nel film Lo spaccone, e gli dicevo: Paul, mi fai diventare figo come te?».
Preghiera esaudita?
«Sì, molti anni dopo, quando Paul Thomas Anderson mi scritturò nel ruolo del giovane porno divo in Boogie Nights. Non per via della misura del pene – sullo schermo tutto appare più grande – ma perché è stata la prima volta che l’industria del cinema mi prese seriamente. E di conseguenza ho incominciato a prendermi più seriamente anche io. A tal punto che non ho esitato a rendermi ridicolo e patetico in Ted. Impossibile farlo se non sei sicuro dei tuoi mezzi».
Fonte: tedisreal.com