Chris Griffin, stanco dell’ambiente scout, viene inaspettatamente cacciato, ma Peter, ignaro del malcontento del figlio, si impegna affinché Chris possa rientrare nel gruppo. Questa missione porta la famiglia Griffin a New York, con l’obiettivo di raggiungere la sede centrale degli scout per una riconciliazione. Tuttavia, un’imprevista sosta in un casinò indiano cambia il corso degli eventi: Lois, cedendo alla tentazione del gioco d’azzardo, perde la macchina a una slot machine. Peter tenta di recuperarla fingendosi discendente indiano, ma viene messo alla prova dagli stessi nativi americani, che gli chiedono di dimostrare le sue presunte origini attraverso una sfida spirituale nella natura selvaggia.
Durante questo rito di passaggio nel bosco, Peter è accompagnato dall’immagine guida di Fonzie, il popolare personaggio di “Happy Days”, che lo aiuta a intraprendere un viaggio interiore. È proprio in questo contesto che Chris rivela a suo padre il suo vero desiderio: dedicarsi alla sua passione per il disegno, piuttosto che subire le attività scout che tanto detesta. La rivelazione di Chris porta a un momento di comprensione e accettazione da parte di Peter, che finalmente comprende le vere aspirazioni del figlio.
Grazie all’esperienza condivisa e alla guida spirituale di Fonzie, Peter supera la prova imposta dagli indigeni, dimostrando una connessione con la natura e guadagnandosi il diritto di riavere indietro le chiavi della macchina. Questo episodio segna non solo il recupero del veicolo perduto ma anche un importante passo avanti nel rapporto padre-figlio, evidenziando l’importanza del dialogo e della comprensione reciproca. La famiglia Griffin, arricchita da questa avventura, torna a casa con un nuovo rispetto per le passioni e i desideri individuali, lasciandosi alle spalle il malinteso con gli scout e celebrando il legame rafforzato tra Chris e Peter.